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TV Lumière - Avrei Dovuto Odiarti (Minollo Records/Audioglobe,2019) - da CORNERMUSIC WEBZINE - 15/4/2019 - recensione

Gradito ritorno per i TV Lumière con il nuovo album “Avrei Dovuto Odiarti” pubblicato, a distanza di quattro anni dall’ultima uscita discografica, per la label I Dischi Del Minollo. I TV Lumière sono Federico Persichini alla chitarra e voce, Ferruccio Persichini alla chitarra, Yuri Rosi alla batteria e Alessandro Roncetti al basso. Dopo un EP autoprodotto che li porta a suonare ed aprire live per concerti come gli Ulan Bator, i TV Lumière esordiscono nel 2005, con un album dal titolo omonimo, proprio con la produzione di Amaury Cambuzat (Ulan Bator). Dopo numerosi live, nel 2007 registrano il loro secondo album “Per Amor dell’Oceano”, prodotto nel 2008 dalla Seahorse di Paolo Messere. Sempre per la Acid Cobra Records di Amaury Cambuzat esce nel 2011 il loro terzo album “Addio! Amore Mio”. Un cd semplice, senza troppi artefatti come ci hanno abituato i quattro ragazzi di Terni, che arriva dritto al punto lasciando un bel segno indelebile già ad un primo ascolto, fondendo del buon Noise-Rock a riscontri dark lasciando spazio a contributi di stampo folk. Idee chiare e spunti degni di nota questo è quello che potrete ascoltare in questo cd, mostrando una maturità compositiva e tecnica al di sopra di ogni dubbio. Un cantato, dalle mille potenzialità che riesce a creare un lavoro, più unico che raro e che conferma le ottime doti di una band storica e che ha dato, e speriamo continui a dare, un bel contributo alla causa underground italiana.                                                                        
“Avrei Dovuto Odiarti” suona leggero come una piuma complice le chitarre che spaziano da un graffiato che scalfiscono l’atmosfera alleggerita da intenzioni più morbide, tutto ben amalgamato da una corrente strumentale generale che sà il fatto suo. I TV Lumiere, con questo ritorno ci ricordano come sia facile esprimersi con la musica in maniera semplice e genuina, creando di fatto atmosfere che non lasciano dubbi, semmai qualcuno ne avesse, sulle potenzialità della band.                                                                     
"Un intrigo di oscure ballads dalle melodie ammalianti, muri di suono e violenti assalti chitarristici, in pieno stile TV Lumière".                                                  
Un’ulteriore testimonianza che la banalità è stata lasciata nel cassetto a discapito di contenuti ricercati. Un disco per niente scontato scritto con due caratteristiche fondamentali quali la tecnica e il cuore. Un album che non farà fatica a rimanere impresso nella mente, proprio per questa sua semplcità.