stampa


TV Lumière - Avrei Dovuto Odiarti (Minollo Records/Audioglobe,2019) - da SOUNDWAVESZINE - 5/6/2019 - intervista

SGW: Quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground ? 
TVL: Come molti figli degli anni 90 abbiamo iniziato ascoltando i Nirvana, poi pian piano abbiamo allargato i nostri ascolti, soprattutto attraverso le cassette che ci passavano gli amici più grandi, in un paese come il nostro, noi veniamo da una piccola cittadina del sud dell’Umbria, era davvero difficile condividere musica con altre persone. Ricordo una cassetta doppiata con i Nirvana in un lato e i Joy Division dall’altro, poi quella di murder ballads di Nick Cave, ma ancor più fondamentale fu la serata in cui in maniera del tutto casuale mi ritrovai in macchina con un altro amico (purtroppo oggi scomparso) che teneva sul suo stereo questa cassetta, su un lato Evol dei Sonic Youth e sull’altro Children of God degli Swans, la presi e me la copiai, per circa un anno io e mio fratello non abbiamo fatto che ascoltare quel nastro. Così quando abbiamo messo su i TV Lumière l’influenza di questi gruppi fu inevitabile.

SGW: Da quali generi e bands siete influenzati ? 
TVL: In parte ho già risposto alla tua domanda, abbiamo attraversato anche dei periodi in cui ascoltavamo molta new wave e altri in cui ascoltavamo molta musica folk. Credo che ognuno di noi oramai abbia acquisito una propria personalità andando oltre ogni riferimento. Potrei farti tre nomi di band o artisti italiani lontani anni luce tra loro, eppure ti assicuro che sono tra quelli che ci hanno influenzato di più: Niumonia, Massimo Volume, De Andrè. Per il resto del mondo credo che slint, swans, Joy Division, nick cave, Leonard Cohen, tindersticks, dEUS, velvet underground, sonic youth e dirty three possano dividersi il resto della colpa.

SGW: So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro? 
TVL: Beh si, non è facile, lasciamo sempre agli altri questo compito, non è facile soprattutto ora che è uscito, sarebbe stato più semplice e spontaneo farlo in fase di costruzione. Per noi non è altro che il seguito degli album precedenti, credo che i 7 anni di distanza da “addio! Amore mio” si sentano soltanto sull’evoluzione dei suoni e dei musicisti e non sul contenuto, lo definirei un album oscuro, romantico, desertico, senza tempo.

SGW: Com’è cambiata la scena musicale dai tempi di “Addio! Amore Mio” a “Avrei Dovuto Odiarti”? 
TVL: Dopo questa lunga pausa ci siamo ritrovati proiettati in un mondo completamente nuovo, un altro modo di approcciare ai locali per procurarsi le date e altri modi di fare promozione e di distribuire la propria musica. La differenza è questa, se ci arrivi gradualmente la si vede come una cosa diversa, un processo, positivo o negativo che sia, se invece ci arrivi di colpo vedi una grande bagarre e tutto sembra quasi diventato un gioco al quale chiunque può partecipare e al quale in qualche modo si è costretti a partecipare.

SGW: Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale? 
TVL: Internet ha abbattuto il muro che c’era tra l’artista e il fan, ha annientato le vendite dei dischi, se non i dischi stessi, tanto che oramai ci sono band che fanno uscire solo singoli da inserire sulle piattaforme, in qualche modo credo che chi ci abbia rimesso di più siano i grandi nomi, non penso che con le vendite in streaming abbiamo controbilanciato la perdita economica, magari si rifanno con i concerti. Internet, in particolar modo la condivisione sui social ha però dato la possibilità a band di basso e medio livello di popolarità di far arrivare più lontano la propria musica, questo a mio avviso è uno dei pochi lati positivi.
In conclusione internet da l’illusione alla gente di conoscere tutto ma in maniera superficiale, la quantità va a discapito dell’approfondimento.

SGW: Un episodio bello ed uno da dimenticare nella storia dei TV LUMIERE ?
TVL: Secondo me le cose più belle sono tutte successe ogni volta che siamo andati a suonare fuori dall’Italia, questo, al di là di quello che succedeva prima e dopo i concerti, era già bello di per se. Comunque la prima cosa bella che ci è capitata credo sia stata la collaborazione con Amaury Cambuzat, per noi gli Ulan Bator erano un punto di riferimento. Il momento più brutto è stato quando per una serie di circostanze ci siamo fermati non avendo la più pallida idea di come rimetterci in gioco.

SGW: In definitiva che cosa farete da grandi ? 
TVL: Se diventeremo ancora più grandi te lo faremo sapere, per l’immediato ci metteremo al lavoro per poter riprendere con i live da Settembre, del futuro non ci piace parlare, preferiamo farlo dopo aver fatto le cose, torneremo con un nuovo album soltanto quando avremo buone idee.

SGW: Siamo in dirittura di arrivo: Avete carta bianca lasciate un messaggio ai nostri lettori ! 
TVL: Ok, un saluto speciale a te che sei arrivato a leggere fin quaggiù e un ringraziamento particolare a te che ci hai dato voce, dai TV Lumière.