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TV Lumière - Il gioco del silenzio (Minollo Records/Audioglobe,2024) - da Indiepercui - webzine - Dicembre 2024 - recensione
Esistenzialismo intriso di bellezza e malinconia all’interno di una rumorosa idea di ritorno alle origini che pervade l’etere e non stanca, ma piuttosto dona alla produzione totale un senso inclusivo alla parola abbandono. L’ultima fatica dei TV Lumière costituisce un quadro d’insieme dove le bombe introspettive dell’animo umano si sposano con l’idea, sempre convincente che tutto sia utile per ampliare vedute, paesaggi sonori, costruzioni architettoniche rarefatte e mai concise. Ad instaurare un sodalizio unico con la band ancora Amaury Cambuzat, già con Faust e fondatore degli Ulan Bator. Da segnalare inoltre la presenza di Luca Andriolo (Swanz the lonely cat, Dead cat in a bag) ad impreziosire un album che nella complessità di fondo dona visioni desertiche e inesplorate tra psichedelia polverosa e echi morriconiani. Da Clinica fino a Mondanità, passando per Osservazione esterna, Nella spirale del silenzio, Ultima corsa, i nostri interagiscono con l’ambiente circostante riuscendo a creare un disco dove il desert rock si sposa con un qualcosa di intimo, capace di scavare in fondo al buio che ci portiamo dentro.
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