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TV Lumière - Il gioco del silenzio (Minollo Records/Audioglobe,2024) - da
Rootshighway
- webzine
- Dicembre 2024 - recensione
Band storica nata in Umbria nel 1999, i TV
Lumière approdano
al quinto album con ormai un lungo bagaglio di esperienze e collaborazioni anche
internazionali. Prima fra tutte quella rinnovata con il master e mixing di
Amaury Cambuzat dei Faust, sicuramente a suo agio nei toni oscuri al limite del
kraut-rock della band. Ma anche quella significativa con Swanz
The Lonely Cat (dei
Dead Cat in a Bag, suona il banjo in Ultima
Cosa,
un numero un po’ alla Woven Hand), assieme ad Andrea Van Cleef l’artista
nostrano attualmente più vicino alla loro musica fatta di dark-folk e mix di
musica americana e europea un po’ alla Hugo Race. La band oggi ruota sempre
attorno ai fratelli Federico e Ferruccio Persichini e al batterista Yuri Rosi,
mentre è ormai in pianta stabile in formazione anche la poliedrica bassista
Marta Paccara. Il
gioco del silenzio perde
un po’ le loro origini noise-rock (che riaffiorano ad esempio in Nella
spirale del Silenzio)
per concentrarsi sempre più sulle atmosfere, come dire meno Einstürzende
Neubauten, più Nick Cave and the Bad Seeds, e il risultato suona sempre molto
personale, soprattutto perché la scelta di continuare a cantare in italiano
evita di farli sembrare solo degli emuli. La funerea Clinica introduce
al disco nella maniera più dark possibile, ma già Delirio si
apre alla melodia e ad una coda elettronica comunque molto radiofonica. Le
chitarre di Osservazione
Esterna li
avvicinano più a certo gothic-country alla Handsome Family, mentre Per
Confortare Il Tuo Pianto è
un suggestivo strumentale. I testi sono spesso intimistici, ma riflettono anche
sul mondo odierno e le sue dinamiche distorte di comunicazione. Consigliatissimo
ai cultori del genere.
Di Nicola Gervasini