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TV Lumière - Il Gioco del Silenzio (Minollo Records/Audioglobe,2024) - da In Your Eyes ezine - Dicembre 2024 - recensione

 

TV Lumière illumina con un quinto album avvolgente e maturo. Ascolta suoni che richiamano Lanegan e Cash in un viaggio musicale unico.

Queste mie righe cominciano, doverosamente, con il segnalare l’ottimo nome scelto dalla band ternana. L’accostamento fra i fratelli Lumière, che hanno inventato il cinematografo, e chi ha cannibalizzato le immagini creando l’home video 24h al giorno, la tv, suona infatti azzeccato ed evocativo.

Con questa ragione sociale i nostri giungono a quello che è il loro quinto album dimostrando, in nove pezzi dalla durata piuttosto lunga, una coesione ed una maturità di intenti solidissime. Il disco si apre con Clinica giocata sulle intuizioni di un Mark Lanegan solista e sorretta da una voce ieratica di ferrettiana memoria.

Manifesto è un’eterea preghiera mentre Osservazione Esterna può richiamare a tratti il Chris Isaak più ispirato. Il pezzo seguente, davvero bello, avvolge l’ascoltatore nelle sue spirali strumentali dimostrando quanto Per Confortare il tuo Pianto, in taluni casi, non ci sia bisogno di parole. Eppure l’ho Presa è un brano sepolcrale sul quale si staglia l’ombra lunga di Johnny Cash e Ultima Corsa si fa notare ed apprezzare per il suo caracollare western fatto di sudore e sangue.

A produrre il tutto ci pensa Amaury Cambuzat e questa è, senza ombra di dubbio, un ulteriore garanzia per quanto riguarda la validità del tutto. Il disco viene prodotto, a proposito di genialità per i nomi, dalla Dischi del Minollo, e non venitemi a dire che non sapete cos’è un minollo.

Canzoni adatte al rapido imbrunire di questi giorni; un album solido, suggestivo, forte e tenue nel suo incedere, insomma bello assai.

 

da In Your Eyes ezine