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TV Lumière - Il Gioco del Silenzio (Minollo Records/Audioglobe,2024) - da Free Zone Magazine - Gennaio 2025 - recensione

 

TV Lumière nascono in terra umbra tra il 1999 e il 2000 grazie ai fratelli Federico e Ferruccio Persichini, cui si aggiungono il batterista Yuri Rosi e la bassista Irene Antonelli, che sarà poi sostituita nel 2015 da Alessandro Roncetti. Nel 2019 ecco subentrare al posto di Roncetti la polistrumentista Marta Paccara.

I riferimenti della band volgono lo sguardo al meglio di una scena affermatasi con gente quali Joy Division, Nick Cave and the Bad Seeds, Swans e Sonic Youth, la band ha all’attivo un EP, quattro album figurando su molti palchi in Italia e in Europa, inclusi concerti con gli Ulan Bator guidati da Amaury Cambuzat, produttore artistico del primo album omonimo, TV Lumière, uscito nel 2005, senza dimenticare il suo ruolo come chitarrista con i Faust.

Nel 2008 la pubblicazione per Seahorse Recordings del secondo album Per Amor dell’Oceano, con Paolo Messere (Blessed Child Opera / Ostara’s Bless) come produttore artistico, mentre nel 2011 esce il terzo album Addio! Amore Mio, prodotto nuovamente da Amaury Cambuzat per la Acid Cobra Records. Nel 2019 inizia la collaborazione con l’etichetta I Dischi Del Minollo attraverso la pubblicazione dell’album Avrei dovuto odiarti, nato dalla produzione di Carlo Zambon, e nel 2024 con l’ultima uscita, Il gioco del silenzio, che vede la produzione artistica dello stesso Ferruccio Persichini e la consolidata collaborazione con Amaury Cambuzat.

L’album si compone di otto tracce alle quali si aggiunge una bonus track che denotano come la band sia arrivato ad un livello compositivo decisamente “adulto”. Emerge in modo chiaro ascoltando questi brani quanto sia cresciuta la capacità di scrittura del gruppo, che ormai padroneggia con sapienza la fusione di un sound che ama immergere l’ascoltatore in atmosfere coinvolgenti di ballad che si colorano di un folk ipnotico cui poggiano testi riflessivi ma rivolti ad un’attualità che ci circonda, affiancati da altri più personali che prendono in esame amori perduti come il senso di incomunicabilità.

Ad ascolti ripetuti piace sottolineare una canzone come Ultima Corsa, il cui testo prende spunto dalla struggente poesia di Germano Innocenti, che non a caso è stato scelto anche come il singolo per il video di lancio dell’album, uno short road movie evocativo, scritto e diretto da Sébastien Lerévérend. Un richiamo ad atmosfere western senza tempo vicine a Calexico, Morricone, Leone, Jodorowsky e accompagnate dal banjo di Luca Andriolo (Swanz The Lonely Cat), che continua a caratterizzare con la sua presenza alcuni dei lavori migliori usciti nel corso di questo 2024. Altra presenza di rilievo è quella di Antonio Tonietti, che ha contribuito alla nuova versione della bonus track Mondanità nella versione CD/digitale, brano già presente nel precedente album di TV Lumière Per amore dell’oceano.

Da ascoltare.

 

di Marcello Matranga