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TV Lumière - "tv lumière", giugno 2005 da www.mescalina.it
I Tv Lumière
nascono nel 1999 da un’idea di due fratelli provenienti dalle terre umbre,
Federico e Ferruccio Persichini: cambi di formazione, tanta gavetta, tanti concerti
come band di supporto li hanno portati poi alla registrazione di diversi demo
e, finalmente, del loro omonimo debutto per la Tele_Noise Art con distribuzione
Venus.
Nietzsche troverebbe in questo disco un oggetto di studio per la sua teoria
dell’eterno ritorno: come i monti riflessi nel lago svizzero di Sils Maria,
anche “Tv Lumière” suggerisce un senso di ritorno costante,
in ogni canzone, in ogni accordo, in ogni nota. Si parte con “Alto Tradimento”,
piacevole se non fosse per la sua lunghezza esagerata che porta ben presto a
premere skip sullo stereo. Seguono, uno dopo l’altro, gli altri dieci
pezzi del disco: il problema della lunghezza e della ripetitività di
uno stesso motivo sino alle soglie della sopportazione è una pecca che
i Tv Lumière si portano dietro per tutto l’esordio. Vi sono canzoni
come “13.66 Ahimè” e “Riflesso”, la migliore,
che sanno farsi apprezzare più delle altre per un qualche spunto interessante:
che siano chitarre elettriche più decise o un maggior coraggio nella
sperimentazione, in questi due episodi il gruppo dimostra di avere delle buone
potenzialità, offuscate però da un’omogeneità sonora
che fa sorgere qualche dubbio sulla loro validità in fase creativa.
Ho letto da qualche parte un articolo che definisce la musica del gruppo “indie-ambient”:
la definizione mi sembra davvero azzeccata e la riprendo come sintesi del disco
di questi musicisti umbri che con l’indie, con qualche spunto rock, con
qualche spunto sperimentale (che riguarda anche la lingua: la monocorde “I
Gatti (parte 1)” è metà in francese metà in italiano)
hanno creato un disco buono da fruire come sottofondo musicale per riempire
un ambiente sofisticato...
Luca Meneghel <luca@mescalina.it>