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TV Lumière "tv lumière", 22 settembre 2005 da www.rockit.it - recensione
Il debutto
discografico dei TV Lumière mi ha fatto venire in mente la frase “Jedes
Worst ist ein verlorener Kuss” (“Ogni parola è un bacio perduto”):
un vecchio proverbio berlinese che ricorda quanto un’esperienza vissuta
sia più intensa di ogni discorso.
Fedeli a questa regola, le undici canzoni proposte da questa band umbra richiedono
un coinvolgimento diretto, prospettando l’ascolto come unica e plausibile
chiave di lettura. Un ascolto attento e approfondito che permetta di assaporare
le sfaccettature sonore (sontuosamente manipolate da Amaury Cambuzat, già
Ulan Bator e qui nella veste di produttore) di quegli affreschi di cristallina
decadenza che sono “Alto tradimento”, “I gatti”, “El
mar” e “Ritratti”. E di addentrarsi nelle poetiche visioni
di Federico Persichini, capace, con liriche intense ed appassionate, di velare
di umori esistenzialisti le raffinate ritmiche dark-wave inscenate dalla sua
band. Emblematico, in questo senso, “Ritratti e giochi d’infanzia”,
il cui testo (“La marionetta, riposta in un cassetto. Tra foto e lettere
m'implora uno sguardo. Seduta in terra, il mercato scomparso, fra carte e foglie
spazzate dal vento. Io la raccolsi da bimbo stupito, poi giochi d'infanzia”)
esala atmosfere nostalgiche e struggenti.
“Jedes Worst ist ein verlorener Kuss”, quindi, per un disco cupo
e vibrante che ha raccolto diverse recensioni positive anche oltr’alpe
(agevolate dalla presenza di Amaury Cambuzat e da alcuni testi in francese)
e che si propone come manifesto programmatico per questi alfieri del rock d’avanguardia
che hanno tutti i crismi per diventare un’autentica “band di culto”.
di Federico Linossi