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TV Lumière - "tv lumière", da www.kronic.it - 24.12.2006 - ***/

Sfumature musicali in bianco e nero


Ci sono dischi dotati di un fascino quasi magnetico, dischi che assorbono completamente l’ascoltatore nel corso della loro durata. Dischi che nel bene o nel male richiedono un impegno ed un’attenzione non indifferenti, ma che spesso gratificano gli sforzi compiuti. Enigmatico ma al tempo stesso intrigante, l’omonimo debutto dei Tv Lumière sembra appartenere quasi di diritto a questa particolare categoria. Un disco immerso in una penombra musicale volutamente ricercata e minuziosamente eseguita, che esala sonorità noir piuttosto raffinate. Il rock dei Tv Lumière si alimenta di atmosfere cupe, plumbee dalle interferenze sonore inquietanti: ricorda in molti passaggi lo “Spiderland” dei maestri Slint. Ma in questo caso il termine di paragone è solo un punto di partenza e non quello di arrivo di una proposta completa in ogni settore, dove testi e voce si incastrano a perfezione nel meccanismo di (poche) luci e (molte) ombre. Su uno sfondo malinconico le chitarre incendiano a tratti l’orizzonte con melodie vorticose (l’introduttoria “Alto tradimento”) o evocano scene surreali e desolate (“13.66 ahimè”). La batteria è mantenuta in misura quasi essenziale ma sempre al centro delle trame musicali che fotografano attimi intensi velati spesso da riferimenti nostalgici. A completare il quadro la gran bella produzione di Amaury Cambuzat degli Ulan Bator che esalta ed amplifica le intuizioni musicali del gruppo, ponderando rabbia e sconforto.

Un’opera di forte impatto emotivo da ascoltare e scoprire poco per volta. Disco perfetto per l’autunno inoltrato, quando le giornate di luce tendono ad accorciarsi per lasciare il posto alle tenebre invernali. Una bella prova di esordio per il quartetto di Terni. Da tenere d’occhio.


di Alessandro Bonetti