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TV Lumière - "Per Amor dell'Oceano" (Seahorse Recordings/ Goodfellas, 2008), da www.ilmucchio.it - 04.02.2008 - recensione
Non ci sono
grandi variazioni in questo nuovo album degli umbri TV Lumière, rispetto
all’esordio omonimo di due anni e mezzo fa. O meglio, ce n’è
una piuttosto importante, che riguarda il come e non il cosa. Affidato alla
cura di Paolo Messere dei Blessed Child Opera, l’estatico e dolente trascinarsi
(si manifesta qua e là il pulsare malato di gruppi come gli amati Swan)
di questa musica ha potuto fare affidamento su un nitore di suono e di soluzioni
musicali sconosciuto in precedenza. Se nel caso di “TV Lumière”
la presenza di Amaury Cambuzat alla produzione e occasionalmente alla chitarra
aveva in qualche modo reso ingombrante l’influenza – comunque presente
– degli Ulan Bator, in “Per amor dell’Oceano” il risultato
è decisamente più personale. Dato evidente nella lunga, sepolcrale
e claustrofobica “Prima luce”, un brano che tuttavia evidenzia anche
quello che è ancora il punto debole del progetto: un utilizzo della voce
e della parola declamata che non esce del tutto da sé, che non sembra
insomma ancora del tutto sicuro di ciò che vuole dire, e che a volte
si avvita su sé stesso facendo ricorso ad un immaginario gotico e decadente
forse un poco inflazionato. Se da questo lato i segnali non sono del tutto positivi,
la pasta musicale in cui si immergono le parole è adeguatamente densa
e suggestiva, sia che scavi nelle cripte dell’anima (“La voliera”),
sia che ci si abbandoni a delicate sfumature e arpeggi post rock (“Milit”).
Un passo avanti, comunque la si veda.
Alessandro Besselva
Averame