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TV Lumière - "Per Amor dell'Oceano" - 55' 17'' - (Seahorse Recordings/ Goodfellas, 2008), da Komakino e Marquee-Moon - 01.10.2008 10:10 AM - recensione
Fortemente stemperati gli ardori noise del debutto [leggi passata komarece], il quartetto guidato dai fratelli Persichini si assesta su un elegante slowcore con più attenzione a strumenti acustici, e le loro oscure suggestioni stavolta diventano dieci severe ballate dal sapore passè; austere come le tematiche in cui affondano (dopoguerra e dintorni, ma niente a che spartire con le buffonate fintobelliche di tanto martial et similia) comunque emotivamente coinvolgenti, queste nuove canzoni marciano come blocco unico, quasi granitico. Non che siano inavvicinabili, anzi, ma si tratta comunque di concedergli un po' di tempo. Nel novero delle fonti ispiratrici più o meno manifeste (Nick Cave, Slint, Sonic Youth, Lydia Lunch, Dirty Three, Low) viene in mente ancora una volta Michael Gira come vero nume tutelare, di sicuro più per le decadenti atmosfere cui ci hanno abituato i suoi Angels of Light che per la ferocia disperata degli Swans (ai quali i TVL erano molto più vicini nel primo capitolo) e, restando in patria, i Massimo Volume - almeno per quella stessa sobrietà strumentale, che in qualche modo risulta "illuminata", anche nelle soluzioni più spartane. Non molto altro da dire, se non che continuo a trovare davvero bella la voce di Federico, forse proprio per quello che non piace a molte persone: per quei toni generalmente bassi e molto bassi, e per come a volte sa essere disperata e incurante di tutto. Nell'attuale panorama italiano si confermano per quanto mi riguarda tra le cose migliori degli ultimi anni. Di scena a Rome, il 4 ottobre p.v., in apertura ai Faust.
[by Antonio Olivieri]
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Tv Lumière - Per amor dell'oceano (10tx CD, 55'17'' - Seahorse rec 'o8)
- Calmed down the noise burning of their debut [read past komareview], four
piece Tv Lumière, leaden by Persichini brothers, soars upon the wings
of an elegant slowcore, with a renewed attention for acoustic instruments, -
then their obscure figures turnt into severe ballads tasting vintage; stark
as their themes (postwar and arounds, but nothing to do with wartime-wannabes
and other foolish), anyway emotionally involved with that, - and these new songs
form like a unity, almost granitic. That doesn't mean it's inaccessible, no,
anyway it needs time to get through. Besides cited and evident influences (Nick
Cave, Slint, Sonic Youth, Lydia Lunch, Dirty Three, Low) my mind comes again
to Michael Gira as their real ascendancy, - surely referring to the more decadent
lines He drawn with Angels of Light than with Swans' desperate fierceness (with
whom TVL were closer in their earlier songwriting), - and, inside the borders
of our country, with Massimo Volume - at least because of that similar instrumental
chasteness, somehow illuminated, even when such so spartan. Not much else to
say, except done i still really love Federico's beautiful voice, - maybe just
in reason of what many other people don't: those tones of his, generally slow
and even slower, baritone, it is like it was desperate and careless at the same
time. As regards me, this is among best things of latest years in italy. Next
4th October they'll be the supporting band for Faust gig in Rome.
[by Antonio Olivieri]