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Alternative Label
TV Lumière Merchandise on Bandcamp: LP Vinyls, CDs, T-shirts, Bags
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"... Shoegaze e Slowcore. Non fa una piega, ma tali etichette generiche - alle quali
ne andrebbe aggiunta almeno un'altra: "folk noir" - non possono ovviamente
evidenziare quella che della band umbra è una delle caratteristiche principali:
testi in italiano cantati/declamati senza eccedere in solennità ma con toni comunque
gravi ed enfatici che ben si addicono ai temi sociali ed esistenziali sviluppati
con bell'afflatto poetico. Al quinto album in quasi un quarto di secolo di storia, ancora approntato
(è la terza volta non consecutiva) con la collaborazione di Amaury Cambuzat, il quartetto ha di nuovo
colto nel segno, dando vita a canzoni - di questo si tratta, benché sui generis - capaci
di integrare a livello di trame musicali e di coinvolgere sul piano emotivo. [7,5]
(Federico Guglielmi - Blow up n. 319 Dicembre 2024)
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"Amaury Cambuzat torna a collaborare con i TV Lumière in occasione della pubblicazione
del quinto album del quartetto umbro. Il collaboratore dei Faust dona la solita
aura gotica e oscura, a tratti claustrofobica, alle ballate dei fratelli Persichini.
Per costruire le atmosfere sospese dell'album - un miracolo di sincretismo tra
CSI, Mogwai e Dirty Three - ci sono anche Luca "Swanz" Andriolo
(Swanz The Lonely Cat, Dead Cat in a Bag) e Antonio Tonietti. Il Gioco del Silenzio
raccoglie otto inediti, più una bonus track sulla versione in CD dell'album: la
rivisitazione della vecchia ballata Mondanità, già apparsa sul precedente album dei TV Lumière.
SOTTERRANEO E NOTTURNO.
(Roberto Mandolini - Rockerilla n. 532 Dicembre 2024)
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“Il Gioco del Silenzio ci trasporta in una dimensione crepuscolare e introspettiva,
nella quale i Tv Lumière danno forma e sostanza alle loro atmosfere eterogenee,
ipnotiche e cinematiche, mentre le singole parole picchiano contro quei tanti,
troppi muri di insofferenza e di incomunicabilità dietro i quali abbiamo
creduto di poter essere felici e soddisfatti, appagati e realizzati, considerati ed apprezzati..."
(Mik Brigante Sanseverino - Paranoid Park webzine)
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"Con il nuovo album Il Gioco Del Silenzio, i TV Lumière confermano
il loro trademark autorale sia in fatto di ricercatezza di suoni e atmosfere,
sia in materia di impegno testuale e pensiero critico...
Per ciò che riguarda invece l’espressione strumentale, i TV Lumière danno vita
a un sound meditativo e stratificato, con influenze radicate nel lascito
di un vecchio televisore mal sintonizzato e nella forza evocativa di realtà quali
Swans, Sonic Youth, Explosions In The Sky, Dirty Three,
Nick Cave and The Bad Seeds, Calexico, passando per C.S.I. e La Crus.
Parole e musica confluiscono, dunque, in un elegante cantautorato esistenzialista
e dai colori sabbiosi, in costante equilibrio tra anima e tecnica, tra dolcezza e amarezza..."
(Andrea Musumeci - RockShock webzine)
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"...Messaggi politici e ad alto contenuto sociale, fatti passare sotto le porte, filtrati e mascherati,
come se si dovesse comunicare in codice: i Tv Lumière riempiono di senso i propri testi (ma anche i propri suoni)
scrivendo con molta consapevolezza, ma dissimulando per lo più.
E anche quando non accenna a temi politici la band fa un lavoro notevole,
con brani che scivolano lunghi e spesso brucianti,
con una narrativa di fondo che rimane più suggerita che proclamata.
Un lavoro davvero interessante."
(Fabio Alcini - Musictraks-webzine)
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"Il Gioco Del Silenzio: il cupo sguardo sulla contemporaneità dei TV Lumière.
...I TV Lumière danno vita a una sorta di dark folk supportato da ritmiche ipnotiche
fino quasi all’ossessività e sostanziato spesso da un muro di chitarre
talvolta ai limiti del noise – si ascolti in particolare Nella Spirale Del Silenzio –
nonché dalla voce baritonale di Federico Persichini.
Difficile immaginare un “accompagnamento” più adatto per testi
che fanno riferimento all’incomunicabilità, alla necessità di un pensiero critico
che non si lasci facilmente omologare e a inquietanti richiami a una società
che cerca invece di annullarlo ricorrendo anche a discutibilissime forme di controllo psichiatrico...[7,2]"
(Renzo Nelli - TomTomRock webzine)
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"Esistenzialismo intriso di bellezza e malinconia
all’interno di una rumorosa idea di ritorno alle origini
che pervade l’etere e non stanca,
ma piuttosto dona alla produzione totale
un senso inclusivo alla parola abbandono...
Interagiscono con l’ambiente circostante riuscendo a
creare un disco dove il desert rock si sposa
con un qualcosa di intimo, capace di scavare in fondo
al buio che ci portiamo dentro."
(Il gioco del silenzio - Indipercui-webzine)
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"Sottilmente melanconico e pigramente cadenzato, l’album offre rifinite
tessiture laid-back con estatiche intro e code dilatate ad accrescerne
e sottolinearne la profondità; il canto è pacato, meditativo,
accoccolato tra le basse frequenze dei suoni,
quasi nascosto nel cuore di tenebra di questa musica tremante,
al contempo carezzevole e desolata...
Scrittura curata e raffinata che sa destreggiarsi con disinvoltura
tra le molte insidie di una proposta sì ardua ed anticonvenzionale,
eppure allettante, riflessiva, penetrante."
(Manuel Maverna - Music Map - webzine, Disco della settimana)
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"...La funerea Clinica introduce al disco nella maniera più dark possibile,
ma già Delirio si apre alla melodia e ad una coda elettronica comunque molto radiofonica.
Le chitarre di Osservazione Esterna li avvicinano più a certo gothic-country alla Handsome Family,
mentre Per Confortare Il Tuo Pianto è un suggestivo strumentale.
I testi sono spesso intimistici, ma riflettono anche sul mondo odierno
e le sue dinamiche distorte di comunicazione.
Consigliatissimo ai cultori del genere."
(Nicola Gervasini - Rootshighway webzine)
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TV Lumière, intervista - Radio Città Aperta - Alternitalia
TV Lumière - Ultima corsa
Directed by Sébastien Lerévérend
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Quando le fragranze western si sposano con una teatralità tutta italiana.
Ultima corsa è il primo singolo estratto da Il gioco del silenzio, nuovo disco dei TV Lumière,
una vita in azione, sempre attivi sul versante più oscuro e romantico
di una musica che unisce più elementi travalicando generi e stili.
Qui, accompagnati dal tocco evocativo del misterioso regista Sébastien Lerévérend,
mettono in scena la disperazione e l’umana sciocchezza, fra sabbie e fucili.
Ci facciamo trasportare fra cavalli e stivali, dove ogni granello di sabbia contiene
mondi e dove la speranza di salvare il nostro amore si infrange presto.
Teschi, volatili, corpi sepolti ed esseri che sputano sabbia, la perenne sensazione
di essere in quella lingua di terra che gli Stati Uniti strapparono al Messico anni fa.
La magia è l’unione fra i mondi, le voci di Federico Persichini e di Marta Paccara,
i fischi, il banjo di Luca “Swanz” Andriolo,
quello spostarsi fra sogno e realtà in un’idea di West che da sempre popola l’Italia.
Un’ultima corsa solo di nome, perché in realtà questo brano è un
primo sorso di quel che potremmo assaggiare a breve,
perfetto rosòlio per levarci dalla gola la polverosa arsura.
Folk, western, amore e morte: non mancherà proprio nulla, ne siamo certi.
(Vasco Viviani, Humans vs Robots)
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Venerdì 20 dicembre 2024
B Side
Via Franco Molè, 8
TERNI
Ore 22,30
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Giovedì 13 febbraio 2025
MARLA
Via Bartolo, 9/11
PERUGIA
Ore 22,30
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