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TV LUMIERE | IL GIOCO DEL SILENZIO

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CD, digitale | release date novembre 2024
Vinile | release date 2025



“Il gioco del silenzio”, il quinto album dei TV Lumière, consolidata formazione italiana a cavallo tra aneliti noise-rock e cantautorato di matrice dark folk, sarà pubblicato in formato CD e digitale il 29 novembre 2024 e in formato vinile nel 2025, per l’etichetta indipendente italiana I Dischi del Minollo.

“Il gioco del silenzio”, con otto brani inediti e una bonus track, è la perfetta sintesi creativa delle precedenti produzioni della band, un mix fra ballate dalle sfumature folk e linee ritmiche tanto ipnotiche quanto incalzanti, immerse in imponenti muri di suoni, che sono ormai il marchio di fabbrica della band, chitarre dagli echi noise, a tratti dalle sfumature morriconiane, il tutto narrato in sognanti canti baritonali.  Le atmosfere post-belliche, le traversate oceaniche e le ambientazioni primo-novecentesche, lasciano spazio qui a tematiche sociali, considerazioni relative al pensiero critico, all'omologazione sociale e al ruolo dei media, pur mantenendo la forza stilistica evocativo-poetica tipica del percorso della band, grazie alle svolte intimiste ed esistenziali, con immaginate conversazioni mai avvenute verso amori perduti e un avvolgente senso di incomunicabilità. Il percorso di ascolto ci porta al cliché western di “Ultima corsa”, al testo tratto dalla struggente poesia dell'amico Germano Innocenti “Eppure l'ho persa”, fino ad arrivare alla strumentale “Per confortare il tuo pianto” che, nel suo “silenzio” testuale, parla al cuore non meno degli altri brani.

Firma mix e master dell’album, ed è special guest in molti brani, il “padrino” Amaury Cambuzat (già produttore artistico della prima e della terza pubblicazione di TV Lumière), polistrumentista francese, chitarrista della leggendaria band tedesca Faust, fondatore degli Ulan Bator, collaboratore tra gli altri di Michael Gira (Swans), James Johnston (Gallon Drunk, Bad Seeds) e Massimo Volume, sino al recente progetto solista I feel Like a Bombed Cathedral.
Oltre a lui, l’album vede come special guests anche Luca “Swanz” Andriolo (suoi i progetti Swanz The Lonely Cat e Dead Cat in a Bag), che con il suo banjo aggiunge atmosfere morriconiane al singolo “Ultima corsa”, e Antonio Tonietti, che ha contribuito alla nuova versione a distanza di quindici anni della bonus track “Mondanità” nella versione CD/digitale, brano già presente nel precedente album di TV Lumière “Per amore dell’oceano”.

“Ultima corsa” è il singolo scelto per il video di lancio dell’album, uno short road movie evocativo, scritto e diretto da Sébastien Lerévérend. Un richiamo ad atmosfere western senza tempo vicine a Calexico, Morricone, Leone, Jodorowsky e accompagnate dal banjo di Luca Andriolo (Swanz The Lonely Cat). Visioni incubatiche scorrono una dietro l’altra, l’inquietudine non fa che crescere, e quando la musica si conclude, non restano che domande senza risposta.

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TV Lumière - foto di Maurizio Antonelli (da sinistra Marta Paccara, Ferruccio Persichini, Federico Persichini, Yuri Rosi)

 
Titolo: Il gioco del silenzio
Autore: TV Lumière
Formato: CD e digitale - data pubblicazione: 29 novembre 2024 | Vinile - data pubblicazione 2025
Etichetta: I Dischi del Minollo

Tracklist:
1. Clinica
2. Delirio
3. Manifesto
4. Osservazione esterna
5. Per confortare il tuo pianto
6. Nella spirale del silenzio
7. Eppure l'ho persa
8. Ultima corsa
9. Mondanità

Crediti:
Scritto da Ferruccio Persichini
Testi di Federico Persichini (eccetto “Eppure l’ho persa” di Germano Innocenti)
Arrangiato e prodotto da TV Lumière
Recording session al Trinity Church Atelier, Calvi dell’Umbria (Terni)
Mixato e masterizzato da Amaury Cambuzat al Let Go Ego Sound, Napoli


Special guests:
Amaury Cambuzat: chitarre elettriche e buchla “Delirio”, vibrafono “Eppure l'ho persa”, chitarre elettriche (intro / outro) “Mondanità”, white noise e electronic “Nella spirale del silenzio”, organo “Osservazione esterna”, mellotron “Per confortare il tuo pianto”.
Antonio Tonietti: feedback “Manifesto”, marimba “Mondanità”.
Luca “Swanz” Andriolo: banjo “Ultima Corsa”.
“Osservazione esterna”: guitar theme di Max Perna.

Artwork copertina di Elmar Mellert, progetto grafico di Federico Persichini.
In loving memory di Ermanno Persichini e Ettorino Rosi.

 

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TuttoRock Magazine

TV Lumière - Intervista alla band umbra

By Marco Pritoni - 2 dicembre 2024

 

Benvenuti su Tuttorock, parliamo subito di questo vostro nuovo album, “Il gioco del silenzio”,

da me molto apprezzato, quando e come sono nati i brani che lo compongono?

Federico Persichini:

Buonasera Marco, felice per l'apprezzamento e per la tua attenzione. “Il gioco del silenzio” è un album che ha avuto un lungo periodo di gestazione, due anni circa per la composizione, un anno per la realizzazione, un tempo mediamente lungo, almeno nella fase iniziale, a causa dal periodo oscuro 2020/2021, in seguito per dei gravi lutti che ci hanno colpito. Come nelle precedenti realizzazioni, i brani sono per la maggior parte ideati da mio fratello Ferruccio Persichini, il chitarrista, lui crea le parti chitarristiche e alcune linee ritmiche che gli altri membri rielaborano. Successivamente, ispirato dalle atmosfere evocate dalle musiche, compongo i testi sulle melodie vocali, spesso ho l’impressione che esse contengano già gli scenari che vado a descrivere e le parole sono celate fra le note, io le devo solo cercare. Abbiamo ormai trovato da tempo un nostro stile che ci identifica. Ormai ci riferiamo principalmente a noi stessi in una lenta evoluzione che comunque non prevede un abbandono delle nostre radici musicali e di riferimento. Le tematiche trattate sono in parte  rinnovate, le atmosfere post-belliche, le traversate oceaniche e le ambientazioni primo-novecentesche, lasciano spazio a tematiche sociali, incentrate su considerazioni relative al pensiero critico, l'omologazione sociale, il ruolo dei media,  sull'incomunicabilità o la comunicazione distorta. 


 

Vi faccio un nome, Amaury Cambuzat, che significato ha per i TV Lumière?

Ferruccio Persichini:

Amaury è stato il nostro padrino fin dagli albori, ha seguito il nostro primo album 20 anni fa e siamo rimasti legati per tutto questo tempo, ha anche prodotto il nostro terzo album “addio! Amore mio” e lo ha fatto uscire per la sua etichetta di allora. Credo che sia la persona più adatta per mettere le mani sul nostro lavoro, tanto che gli ho lasciato carta bianca per tutte le sovraincisioni e abbiamo dovuto correggere poco sul mix. Siamo da sempre dei suoi ammiratori.

 

Nell’album sono presenti come ospiti anche Luca “Swanz” Andriolo e Antonio Tonietti, come siete arrivati a queste collaborazioni?

Ferruccio Persichini:

Antonio lo seguivo da qualche tempo per i suoi lavori di sonorizzazione, ci incontrammo ad una sua performance dalle parti di Bomarzo e scoprii che aveva una casa in campagna nel mio paese ed era sposato con la cugina di un mio amico d’infanzia.  Quindi dal momento che stavo registrando proprio a Calvi dell’Umbria è stato molto facile farlo venire in studio a registrare. Con Swanz è stata una collaborazione a distanza, ci siamo inviati il materiale. Ho conosciuto Luca ad un suo concerto siamo rimasti in contatto, parlammo più volte di una collaborazione e alla fine è uscita fuori sul brano che a mio avviso era più vicino alla sua sensibilità artistica.

 

Per il video che accompagna “Ultima Corsa” vi siete affidati completamente al regista

Sébastien Lerévérend o gli avete dato qualche spunto?

Federico Persichini:

Abbiamo ragionato a lungo sul brano che poi sarebbe diventato il singolo, abbiamo scelto “Ultima Corsa” perché rappresenta in parte alcune scelte stilistiche dell’ultimo periodo, è un po’ un’estremizzazione di quello che è entrato a far parte delle nostre scelte artistiche. Un brano decisamente desertico. Non è uno scenario particolarmente ricorrente ma ci affascinava l’idea di queste immagini, anche alcuni colori, come quello della sabbia che utilizziamo molto anche graficamente e che comunque teniamo a mente quando componiamo. I colori hanno una grande influenza nelle nostre composizioni e non sono mai casuali anche a livello grafico. Sébastien lo conosciamo da tempo, gli abbiamo commissionato il lavoro perché ci ha affascinato molto la sua idea,benché contenesse alcuni elementi moderni che non avevo lontanamente considerato, non posso negare alcune perplessità nel momento iniziale in cui mi parló del fatto che avesse bisogno di un’automobile e di un Clown. Lo scenario del brano appartiene al secolo precedente, lui lo ha attualizzato. La svolta finale, con tutti gli interrogativi che ne nascono sono una sua idea. Il mio immaginario arrivava fino ad un certo punto, lui lo ha trasformato e gli ha dato un tocco di mistero in più. Mi sto abituando ancora oggi, cantando il brano ad immaginare questo nuovo scenario e le mie immagini e quelle di Sébastien iniziano ad apparirmi in una forma più chiara. Sébastien ha ricevuto comunque le indicazioni con la traduzione del testo, ha individuato attori e location ed ha fatto tutto lui.  Il video è stato girato in Francia presso la Sablière de Lardy,a sud di Parigi e gli attori sono tutti francesi. Il risultato finale è stato una bella sorpresa. 

 

Ferruccio Persichini:

Mi sono affidato alla sua sensibilità, avevo visto dei precedenti lavori, soprattutto cortometraggi, Seb non è abituato a fare videoclip ma è riuscito a mettere in piedi il cast e a rispettare le tempistiche con grande serietà. Sono molto soddisfatto del suo lavoro.


La copertina da chi è stata realizzata?

Federico Persichini:

La bozza iniziale, ovvero il disegno dell’immagine di copertina, è stato realizzato dal nostro caro amico tedesco Elmar Mellert, è una foto di suo figlio Lovis durante la raccolta delle more. Il progetto grafico invece l’ho realizzato personalmente, come per l’album precedente. Così l’immagine di partenza è divenuta un qualcosa di meno definito, i colori scelti sono quelli che ci caratterizzano maggiormente in questo periodo. 

 

Avete una storia più che ventennale, è cambiata la percezione del mondo della

musica che avevate alla fine del vecchio millennio rispetto ad oggi?

Federico Persichini:

Inevitabilmente è cambiata la percezione. Ci siamo in parte adeguati, solo pensando alla fruizione da parte del pubblico mediante tecnologie diverse, siamo partiti dalle musicassette, passando ai CD, al digitale ed ora il ritorno al vinile, già questo dice tutto. L’affitto di uno studio costava cifre enormi che prevedevano una certa velocità di esecuzione, con tutte le difficoltà dell’analogico, ora si riesce a lavorare con tutta calma in luoghi impensati all’epoca. Aspettavamo l’uscita delle riviste specializzate o qualche trasmissione di emittenti radiofoniche locali per conoscere qualche nuovo artista, oppure andavamo fisicamente a Londra e Berlino a comprare dischi. Ora accendi la TV e ti sparano cover storpiate e totalmente fraintese dei nostri mostri sacri, tutta la musica è fruibile su piattaforma, è comodo ma troppo facile, le cose troppo facili creano radici poco profonde. Tutto ha perso il suo fascino, quello della ricerca e dell’affinamento dei gusti. Se dovessi pensare al fenomeno televisivo mi verrebbe voglia di mandare tutto al diavolo. Quindi dal punto di vista creativo e della diffusione (pubblico di riferimento) della nostra musica siamo ancora negli anni 90. I locali quasi non esistono più, vessati da tasse sulla musica (anche inedita). Tuttavia ringraziamo sempre i coraggiosi che riescono ad organizzare concerti in queste condizioni. Certo, non tutto è negativo, abbiamo una mentalità molto aperta e siamo abbastanza elastici da sfruttare anche quanto di buono il progresso ha portato. Creare un video e farlo arrivare al pubblico negli anni 90 era proibitivo, ora è diventato semplicissimo. Comunque rimaniamo sempre con le nostre idee e i nostri obiettivi ben definiti, cambiano solo alcune modalità. 

 

C’è un vostro concerto che ricordate in modo particolare?

Federico Persichini:

Ce ne sono tanti, quelli con un pubblico molto numeroso, quelli più intimi, quelli nelle città in cui sognavamo da sempre di suonare. Sempre frutto di lunghe trattative e di viaggi estremamente piacevoli benché impegnativi, in larga parte dell’Italia e all’estero. Quando abbiamo diviso il palco con artisti di livello, magari anche nostra fonte di ispirazione (Ulan Bator, Calla, Diaframma…). Conservo immagini stupende del tour del 2006, quando suonammo a Lubiana (Menza Metelkova, ex caserma dell’esercito Yugoslavo),accoglienza calorosa, grande pubblico ed il viaggio la mattina successiva verso ll sud della Germania, sotto una nevicata pazzesca (senza catene), con arrivo a Freudenstadt con 5 ore di ritardo, ma ancora in tempo per il live, con il pubblico che ci aspettava, line check ed esibizione di un livello emotivo fuori dal comune. Conserviamo dei bellissimi ricordi anche dei concerti di Berlino all’Antje Oeklesund, ormai abbattuto per la bonifica di alcuni stabili ex-Berlino est; Stoccarda al Wagon, un vagone su un ramo di un binario morto, adibito a live club, dove suonammo con il pubblico addosso in una serata memorabile, stessa situazione del “Folletto” di Abbiategrasso, una casa cantoniera in disuso lungo la vecchia ferrovia e tante altre situazioni, che ogni volta ci hannolasciato la sensazione di aver trasmesso un’emozione a persone che non ci conoscevano. 

 

A proposito, avete già in programma qualche spettacolo dal vivo per presentare “Il gioco del silenzio”?

Federico Persichini:

Sabato 30 novembre, il giorno successivo all’uscita ufficiale dell’album, presenteremo il nuovo lavoro al “Teatro degli occhi” di Calvi dell’Umbria, il nostro paese. 

Seguiranno altre 3 date:

 

Sabato 7 dicembre al Bard House Gipsy club di Calcata (VT)

Venerdì 20 dicembre al Bside di Terni

Giovedì 13 febbraio al Marla a Perugia

 

Inoltre stiamo lavorando per un tour in Germania in primavera ed altre date in Italia. 


 

Grazie mille per il vostro tempo, vi lascio piena libertà per chiudere questa intervista come preferite.

Federico Persichini:

Ti ringraziamo molto, siamo onorati di aver avuto la tua attenzione. 

MARCO PRITONI


 

 

 

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news archivio

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"Avrei dovuto odiarti", il quarto album dei Tv Lumière, è uscito il 22 marzo 2019 per l'alternative label I Dischi del Minollo. Gli aneliti noise-rock e dark (band di riferimento Swans, Nick Cave and the Bad Seeds, Ulan Bator e Sonic Youth) lasciano spazio ad atmosfere folk, dove i testi diventano un canale comunicativo necessario quanto il motivo sonoro.

Ancora una volta la band di Terni ci incanta con delle epifanie di suono e prosa che evocano la migliore letteratura cantautorale italiana.

Le nove canzoni, che godono del magistrale aiuto di Carlo Zambon alla registrazione, sono: "un intrigo di oscure ballads dalle melodie ammalianti, muri di suono e violenti assalti chitarristici, in pieno stile TV Lumière".

 

I TV Lumière sono Federico Persichini alla chitarra e voce, Ferruccio Persichini alla chitarra, Yuri Rosi alla batteria e Alessandro Roncetti al basso.

Dopo un EP autoprodotto, che fra le varie esibizioni li porta ad aprire live per diverse band, fra cui gli Ulan Bator, i TV Lumière esordiscono nel 2005, con un album dal titolo omonimo, proprio con la produzione di Amaury Cambuzat (Ulan Bator).

Dopo numerosi live, nel 2007 registrano il loro secondo album "Per Amor dell'Oceano", prodotto nel 2008 dalla Seahorse di Paolo Messere.

Sempre per la Acid Cobra Records di Amaury Cambuzat esce nel 2011 il loro terzo album "Addio! Amore Mio".

 

 

Tracklist

 


1. L'Indifferenza

2. L'appartamento sul Lungonera

3. Canzone Bianca

4. La strage di San Valentino

5. Un Sicario

6. Fondo alle Ancore!

7. Il Tranello

8. Ipotesi di Ritirata

9. Sonny J. Barbieri

 

 

 

Ufficio Stampa

Daniela Nativio

mobile 392 4679422

 

 

 

I DISCHI DEL MINOLLO

Alternative Label

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TV Lumière: Addio! Amore Mio
Label: Acid Cobra Records (AC009) - Ufficio stampa: Lunatik
Distribuzione: Venus ( ITALIA), CD1D (FRANCIA) + Believe (Digital)
Data di uscita: 23 maggio 2011
Album disponibile in formato CD e Digital
http://tv-lumiere.believeband.com - http://www.acidcobrarecords.com
I TV Lumière tornano dopo tre anni da "Per amor dell'oceano" con un nuovo lavoro: "Addio! Amore mio" che uscirà per la Acid Cobra Records di Amaury Cambuzat il 28 Maggio.
La band, formatasi nel 1999, ha condiviso il palco con gruppi affermati come Calla, l'Enfance Rouge, Trumans Water, Ulan Bator, Hugo Race e altri ancora.
E' un mix perfetto che ci ricorda alcune opere degli Swans ma con un cantato autorale nella lingua di Dante. Il tutto supportato da melodie strumentali morriconiane.
Con queste coordinate musicali arrivano a uno stile e a un’identità vera, originale.
Come per il loro primo lavoro, il gruppo ha deciso di dare carta bianca al produttore Amaury Cambuzat (ULAN BATOR, Faust) per il missaggio del disco.
Una bufera di freddo perfetta per le nostre future insonnie estive...
Registrato da: Giorgio Speranza con Alessandro Beltrame ed Amaury Cambuzat @ Pan Pot e Skylab studio (Terni - IT)
Mixato da: Amaury Cambuzat @ Analphabet City studio (Milano - IT)
Mastering: Carl Saff (Chicago - USA) - Grafica copertina: Mirko di Francescantonio - Illustrazioni: Kain Malcovich - Foto: Maurizio Antonelli
Track-list:
1. LA CONDANNA 2. TRANSOCEANICA 3. DE ROSARIO 4. UN FIORE PER IL CAPITANO 5. LA LETTERA 6. A.M.A.N.O
7. DA QUANDO MI HAI ABBANDONATO… 8. AGO E FILO 9. SCENA MUTA 10. L'OSPEDALE VECCHIO /I SETTE GIRI DEL CORRENTE
Formazione:
Federico Persichini – Voce, Chitarra
Ferruccio Persichini – Chitarra, Piano
Irene Antonelli – Basso, Voce
Yuri Rosi – Batteria, Percussioni
Ospiti musicisti:
Amaury Cambuzat (Ulan Bator)
Rafael Bord (The Somnambulist)
http://www.tvlumiere.it
TV Lumière discografia:
"TV Lumière" - 2005 - tele_noise art (Venus)
"Per Amore dell'Oceano" - 2008 - Seahorse Recordings (Goodfellas)
"Addio! Amore Mio" - 2011 - Acid Cobra Records (Venus)

play

interviste:

dicembre 2012 - UMBRIANOISE n.9 - "TV Lumière, quel suono che viene dal buio"

mar. 24.01.12 - TELE GALILEO - "Speciale TV Lumière" su Music Attack

dom. 26.06.11 - RADIO ORIZZONTI

mar. 28.06.11 - RADIO ONDA D' URTO

mer. 29.06.11 - RADIO CAPODISTRIA

gio. 30.06.11 - WEB RADIO NETWORK

dom. 31.07.11 - RADIO SHERWOOD

recensioni live:

ven. 09.03.12 - TV Lumière @ INIT (Roma)

 

TV Lumière - "Addio! Amore Mio" (Acid Cobra Records/Venus/CD1D, 2011), da Rockerilla n. 370 - giugno 2011 - recensione - 7/10

"Addio! Amore mio" non è un disco che capita, la musica stessa dei TV Lumière è un'esperienza da scegliere perchè va vissuta con la dovuta partecipazione. Slow-Core, Noise, Dark sono le tinte musicali riconducibili ai loro brani, che incedono guidati dallo spirito guida di Ian Curtis e una vocalità simile in alcune litanie a quella di Lindo Ferretti. Il carattere narrativo delle liriche, aiutato da una costruzione musicale emotiva capace di fortissimi come di minimalismi post, completa il processo di abbandono in questo limbo musicale, teso, scuro, eppure smagliante di una visionarietà cinematografica in bianco e nero. A chi crede che la bellezza si nasconda nell'ombra questo disco non potrà non piacere.

Osvaldo Piliego

 

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Settembre 2010. tv lumière: la condanna (video live). Regia: Alessandro Roncetti

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Ottobre 2009. tv lumière: milit (videoclip out now). Regia: Paolo della Rocca e Alessandro Roncetti

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ON LINE: www.myspace.com/tvlumiere

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E' uscito nel mese di febbraio 2008 il nuovo album dei TV Lumière. Il disco dal titolo "Per Amor dell'Oceano" è prodotto da Seahorse Recordings e distribuito da Goodfellas. Produzione Artistica: Paolo Messere

richiedi on line

Tornano i TV Lumière con un nuovo disco che stupirà i loro estimatori con un suono rinnovato e caldo che è frutto di un lungo lavoro di scrittura, così come della collaborazione con Paolo Messere, qui in veste di produttore discografico, con la sua Seahorse Recordings.

"Per Amor dell'Oceano" è composto in buona parte di brani che Ferruccio Persichini, che in sieme al fratello Federico ha fondato i TV Lumière quasi nove anni fa, aveva abbozzato come materiale per il suo primo disco solista. Ma insieme alla band si è successivamente reso conto che queste oscure e mature ballate erano esattamente quello che i TV Lumière cercavano per il loro nuovo album.

Cresciute poi grazie al lavoro a 4 mani fatto con Federico - che ha svolto un egregio compito di ricerca sui testi, raccogliendo informazioni e mettendo in prosa racconti sul periodo post bellico e sulla vita della gente in quel delicato scorcio di secolo - le canzoni trovano così una felice sintesi tra contenuti narrati e una forma di scrittura che rievoca, pur con approccio sperimentale e contemporaneo, l'epoca in questione. A questo si mischiano suggestioni autobiografiche, lieti e tristi eventi che hanno caratterizzato il periodo di composizione dei brani, con uno stile lirico minimale (e talvolta ermetico) che in questo disco si esprime, a differenza che nel disco di esordio, esclusivamente in italiano. La voce sempre intensa ed il cantato fortemente espressivo di Federico, coronano un lavoro poetico di grande spessore che merita un ascolto attento, capace di un reale abbandono.

"Abbiamo fatto un disco meno noise del precedente - spiega Ferruccio Persichini - è un disco fatto di ballate che dimostrano un'evoluzione dal punto di vista compositivo, secondo noi è un disco più maturo ed ambizioso - influenzato da ascolti come Nick Cave and the Bad Seeds, Angels of Light ed alcuni gruppi scandinavi degli anni '70, oltre a songwriters americani e il nostro De Andrè e i soliti poeti italiani di inizio secolo, quello scorso, da noi molto amati - che segna una svolta fondamentale nel nostro percorso artistico.

Crediamo sia un disco che esprime tutta la nostra personalità ... Chi ci conosceva e apprezzava dal primo album, quello realizzato con Amaury Cambuzat, non credo ne rimarrà deluso, non si tratta di un cambiamento radicale: si, è meno rumoroso, a parte due o tre episodi, e meno astratto, e c'è una forma canzone non delle più classiche, ma i temi e le atmosfere riconducono in tutto e per tutto al mondo TV Lumière..."

rossana@goodfellas.it

 

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"L'album di debutto dei TV Lumière, prodotto e benedetto da Amaury Cambuzat (Ulan Bator)

E' uscito per "tele_noise art" e sarà distribuito da Venus a partire dal 13 maggio 2005.

Disco dall'omonimo titolo.

 

"... insieme a Calla, Low, Can, Brian Eno, Nick Cave, Morricone, dEUS, David Sylvian, Kavin Shield, Gun Club, Innocent X, Noir Desir,

Ligeti, Steve Reich, Serge Gainsbourg... un gruppo che ha fortemente influenzato il mio ultimo disco.

(Rockerilla n.294/febbraio 2005, intervista ad Amaury Cambuzat a proposito di Rodeo Massacre)

 

 

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TV Lumière, "Per Amor dell'Oceano" -
Intervista su "Il Corriere dell'Umbria"
Venerdì, 15.02.2008

TV Lumière, Alto Tradimento -
Uscito sulla compilation
Losingtoday 06

Lunedì, 12.12.2005 -
TV Lumière, intervista
su www.rockit.it

Giovedì, 19.01.2006 -
Ulan Bator + TV Lumière @
Locanda Atlantide (Roma) - Live Review

Sabato, 25.02.2006 -
Calla + TV Lumière @
Circolo degli Artisti (Roma) - Live Reviews

Venerdì, 23.06.2006 -
TV Lumière, intervista su
"Il Giornale dell'Umbria"

 

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